mercoledì, agosto 30, 2006

Alan M. Turing

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"Alan Mathison Turing morì suicida nel 1954 all'età di quarantadue anni, dopo aver mangiato una mela intinta nel cianuro. Durante la seconda guerra mondiale fu il cervello umano di un ente di spionaggio, e riuscì a decodificare il codice di trasmissione tedesco (l'Enigma), fornendo cosi alla marina inglese le comunicazioni nemiche su un piatto d'argento. Dopo la guerra tentò inutilmente di dare all'Inghilterra un altro vantaggio sostanziale, con la costruzione di un cervello elettronico universale (un computer moderno), basato sugli studi teorici che egli aveva effettuato da studente, a ventitré anni, inventando quella che oggi si chiama macchina di Turing. A titolo di ringraziamento per i suoi servizi l'Inghilterra dapprima lo decorò con l'Ordine dell'Impero Britannico, poi lo fece membro della Royal Society, ed infine lo processò per atti osceni in quanto omosessuale (in una causa chiamata, secondo l'uso, la Regina contro Turing), condannandolo ad una cura ormonale che lo rese impotente e gli fece crescere il seno." ( 1)

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macchina Enigma

"Turing fu un uomo piuttosto colorito. Ebbe una passione per esperimenti ed invenzioni fin dall'infanzia (che prefiguravano un interesse per aspetti applicativi della scienza), e per la bicicletta e la corsa dall'adolescenza fino alla morte (che mostrano un interesse per l'attività fisica oltre che intellettuale, contrario alla cesura fra 'atleti' ed 'esteti' allora d'obbligo nella vita universitaria, e che sarà all'origine dei suoi guai). Il suo aspetto era trasandato, con la barba sempre lunga e le unghie sporche. Fu infantile (ad esempio, si fece regalare un orsacchiotto di pezza per Natale, a ventidue anni) e antiaccademico (il che fu una delle cause per le sue ripetute difficoltà nell'avere un lavoro universitario: era ancora assistente a trentasei anni). Canticchiava per giorni l'incantesimo della strega malvagia di Biancaneve (sulla mela velenosa), quindici anni prima di scegliere tale metodo per suicidarsi. Seppellì lingotti d'argento durante la guerra in modo così sicuro da non riuscire a ritrovarli dopo la fine. Non sopportava gli sciocchi, ed abbandonava le conversazioni vuote e le compagnie idiote repentinamente, e senza una parola di commiato. Imparò a fare la maglia da una ragazza che aveva deciso di sposare, nonostante la propria omosessualità. Andava in bicicletta con la maschera antigas durante il periodo dell'impollinazione, per evitare la febbre da fieno, o avvolto in tela cerata gialla durante la stagione delle piogge. Legava la tazza da tè al termosifone con un lucchetto, per evitare che gli fosse rubata. Portava la giacca del pigiama al posto della camicia, e pretendeva di poter lavorare quando si sentiva (in particolare, di notte e fuori dell'orario di ufficio), anche sotto regime militare. Gettava nel cestino le lettere della madre senza leggerle, dicendo che ella stava certamente benissimo. Faceva calcoli, anche durante le conferenze pubbliche, con numeri in base 32 scritti all'indietro (come si dovevano inserire nel computer). Giocava a tennis nudo sotto un impermeabile, e non disdegnò di discutere con un bambino se Dio avrebbe preso il raffreddore se si fosse seduto sulla nuda terra." (1)

Cazzate a parte questo geniale fisico-matematico trovò il tempo per porsi in termini moderni la questione deel'intelligenza artificiale: le macchine pensanti.


"Possono pensare le macchine? Risposta: certo, non solo le macchine potranno pensare, ma questa domanda apparirà bizzarra nel giro di appena cinquant’anni. Cinquant’anni adesso sono passati e tutto sommata la domanda ci appare ancora bizzarra, il che però non rende meno importanti le sue argomentazioni. Per Turing pensare non implica stati di coscienza, ma solo la capacità di agire come un essere umano. Non dobbiamo chiederci cosa c’è “dentro” chi agisce. Se il comportamento esterno è “indistinguibile” non abbiamo diritto di discriminare tra uomini e macchine. Per Turing un calcolatore in grado di rispondere a domande di un essere umano senza far scoprire all’interlocutore la sua natura di macchina può essere definito “intelligente”. Propone a questo proposito un test poi divenuto molto celebre proprio come “test di Turing”. Immaginiamo di conversare (via telescrivente nel 1950, facendo chat oggi) con alcuni interlocutori remoti: alcuni sono esseri umani, altri macchine appositamente programmate. Noi non sappiamo chi c’è dall’altra parte, persona o macchina che sia. Se la conversazione procede per un tempo abbastanza lungo, su argomenti disparati, con una certa fluidità e in modo che non ci sia possibile stabilire chi fra gli interlocutori è umano e chi no, diremo che anche le macchine “pensano”, sono cioè in grado di “comprendere” il linguaggio. Secondo Turing la ripugnanza che proviamo ad ammettere una cosa del genere deriva da un pregiudizio, da una mancanza di abitudine. Se “vediamo” la macchina non le attribuiamo la capacità di comprendere, mentre se operiamo “al buio” i nostri pregiudizi non si attivano. Pregiudizi che operano anche nel senso opposto: diamo per scontato che le persone “comprendano” quanto viene loro detto solo perché ci “assomigliano”. Se le sottoponessimo al test, molte di loro non lo superebbero, sostiene Turing con una punta di aristocratica superiorità intellettuale.
In ultima analisi – a suo parere - non abbiamo nessuna prova che gli esseri umani possiedano stati mentali. Perché dobbiamo essere più severi con le macchine che con gli uomini? Nella vita di tutti i giorni non solo non abbiamo le prove che gli altri hanno degli stati mentali, ma a volte ci sembra addirittura di avere le prove del contrario, cioè che non li abbiano. Alla fine magari ci adattiamo alla “educata convenzione che tutti pensino”, ma per l’appunto si tratta di un atto più da galateo che di un vero e proprio riconoscimento dell’altro."
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Il test
Quella a cui fa capo la concezione di Intelligenza artificiale per Turing è la cosiddetta tesi operazionale: si considera intelligente una macchina se "produce" comportamenti "intelligenti", qualsiasi sia il metodo che impiega. Una macchina si definisce intelligente se riesce a emulare i comportamenti umani. Non importa come faccia, l’importante è che dall’esterno i suoi comportamenti possano essere giudicati intelligenti. Il problema è trattato nell’ormai storico articolo del 1950 Computing machinery and intelligence, Se quindi una macchina riesce a ingannare un'osservatore umano che interagisce con essa tramite un terminale allora di questa macchina possiamo dire che è realmente intelligente. E' questo il famoso test.

(1) - http://www.vialattea.net/odifreddi/bio/turing.htm

(2)-http://www.paoline.it/content/article.asp?intIdArea=2&intIdCategory=23&intIdArticle=1102&

Nei prossimi post pubblicherò la traccia del test di Turing, al quale vi sottoporrò tutti. Infatti inizio ad avere la fastidiosa sensazione che alcuni di voi siano dei fottuti replicanti...

martedì, agosto 29, 2006

l'Eve future

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Sorta di ponte tra il romanticismo e le tendenze simboliste pronte ad irrompere sulla scena, Villiers de l'Isle-Adam (celebre per i suoi deliziosi Racconti Crudeli) nel 1886 pubblica L'Eve Future, romanzo nel quale sono preconizzate le tematiche prometeiche che perseguiteranno scrittori e lettori per tutto il XX secolo.In pratica 2 gentiluomini del loro tempo si dannano per creare una "ragazza elettro-meccanica",ed una volta raggiunto il loro scopo se ne innamorano.

................................................ Villiers de L'Isle-Adame


Già nei suoi "Notturni", quasi 50 anni prima, il tema era stato sfiorato da ETA Hoffman, ma qui i riferimenti sono lucidi, il canovaccio è sicuro su uno dei campi (minati) di idee più vasto di sempre: la creazione.Quindi ben prima della disperazione senza fine (e con un inizio fasullo di memorie innestate) di Rachel, l'androide che in Blade Runner scopre con indicibile orrore di essere tale, de Villiers si pone la questione base della letteratura moderna: autocoscienza, uso e manutenzione.

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Probabilmente nè L'Eva di Villiers, nè la ragazza automatica di Hoffman, nè tantomeno il Golem o la Creatura del Dott. Frankenstein, (i due capostipiti, assieme al pupazzo Pinocchio, di tutti i replicanti) supererebbero mai il test di Turing, peraltro non facilmente aggirabile neppure dai super perfezionati Nexus 6, ma la serie di interrogativi con il quale l'uomo guarda il suo contrario (perchè di questo si tratta - il contrario dell'uomo - che non è l'animale nè il vegetale, ma l'oggetto, il Robot) da lui stesso realizzato, è qualcosa di imponderabilmente più misera del feedback di quest'ultimo nei confronti dell'uomo.
Il cogito ergo sum è valido anche per le forme di vita non a base carbonica? E, proseguendo il ragionamento, verrà il giorno in cui un silicato proietterà la sua ipostasi su di noi, venendoci a rompere i coglioni con domande quali: "perchè siamo stati creati, da proveniamo/dove andiamo, perchè non riesco a comprendere l'infinito?".
Nel particolare contesto umano maschio-androide femmina, quasi sempre assistiamo al tentativo del primo di infiocchettare la seconda. Sintomatica a questo punto diventa l'equazione Dio-donna, umano maschio-androide femmina. In altre parole, nel Nuovo Testamento accade forse qualcosa di diverso?


Autocoscienza quindi, delirio di creazione + varie ed eventuali ci accompagnano da secoli in letteratura. La novità della nostra epoca, in chiave letteraria, sta però purtroppo nel superamento della realtà da parte del modello - l'iperrealtà, in cui la realtà non è più tale, ma in pratica diventa alibi per il modello stesso. Il fantasma nella macchina è stato scovato, messo in un ciclotrone e bombardato di elettroni. Si è scoperto che non è fatto di antimateria, è carbon-base e pesa circa 30 grammi. E, detto questo, l'epopea dell'uomo come Figlio è terminata. A questo punto la scelta è tra il Padre e lo Spirito Santo...

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sabato, agosto 26, 2006

Registrazioni terminate!

Ora è tutto nel banco, backing vocals compresi.
E da mercoledì si inizia il mixaggio.

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giovedì, agosto 24, 2006

Astro Gossip?

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WASHINGTON - Una gaffe spaziale. Si potrebbe definire così la rivelazione involontaria del nome della nuova navicella che dovrà portare l'uomo sulla Luna dopo il 2015, da parte dell'astronauta Jeff Williams. In orbita intorno alla Terra sulla Stazione spaziale internazionale (Iss), Williams si è appunto lasciato sfuggire che il vascello si chiamerà Orione. Così la Nasa - che pensava a un grande evento mediatico per l'annuncio ufficiale - ha dovuto fare non uno, ma dieci passi indietro. Sul sito dell'ente spaziale americano compare infatti uno scarno comunicato che cerca di riparare alla gaffe: "La Nasa annuncia che il nuovo veicolo spaziale si chiamerà Orione", si legge. Ovviamente nessun riferimento, neanche minimo, alla gaffe di Williams. Il veicolo - continua sempre il sito web - è destinato a portare nuove generazioni di americani prima sulla Luna, quindi su Marte. Il primo viaggio lunare è previsto "non più tardi del 2020". La navicella è stata chiamata Orione come la più brillante e maggiormente familiare delle costellazioni. "Molte delle sue stelle sono state usate dai navigatori come punti di riferimento per secoli", spiega il presponsabile del progetto Orione Skip Hatfield.
Orione trasporterà merci e un equipaggio di sei astronauti fino alla Stazione spaziale internazionale, solo quattro di questi però raggiungeranno la Luna e, poi, Marte.

da repubblica.it

Sempre chiacchieroni gli astronauti. Sarà l'incredibile emozione del volo spaziale, sarà lo stress e l'euforia di essere in un'astronave, ma qualche fuori programma ha sempre caratterizzato le missioni lassù.

Durante il primo volo spaziale a Gagarin sfuggirono citazioni di interi passi dei vietatissimi Cosmisti (setta nata in Russia sul finire dell'800, che si riproponeva il raggiungimento dell'immortalità, con annessa la resurrezione dei corpi dei defunti e il trasferimento [o meglio il ritorno ] su altri mondi e pianeti, tra cui quello natale dell'uomo), con grave imbarazzo dei vertici del PCUS (a loro volta adepti del culto, a partire proprio dall'Uomo d'Acciaio - tanto per spiegare le dimensioni che il fenomeno aveva raggiunto).

E che dire della concitata descrizione in diretta del Qualcosa di "luminosissimo e meraviglioso" avvistato da Aldrin e Armstrong durante il leggendario volo dell'Apollo 11? (Tutto naturalmente censurato e misteriosamente fatto sparire da Houston - "radiazioni anomale dello spettro solare", diranno dalla Nasa anni dopo. "Si, come no...", risponderanno gli scettici, per sempre).

E ora il buon Williams cade anche lui nell'astro-gossip. Ma non sarà una trovata pubblicitaria per riaccendere un (radio)faro sull'esplorazione spaziale? Infatti stavolta, al momento dell'annuncio della missione del 2018 (euro-russa-americana, con obbiettivo finale nientemeno che MARTE!) solo gli "addetti ai lavori" e i cazzoni tipo me si sono agitati non poco. La verità è che all'opinione pubblica dei viaggi spaziali ormai non frega più un cazzo.

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Walt Disney con Werner Von Braun - 1954. quando decisamente erano altri tempi.










Stasera ancora in studio per le backing vocals. Secondo i più ottimisti tra noi con questa sessione dovremmo aver terminato le registrazioni. Rimarrà poi il lavoro di missaggio, quindi vedremo di riuscire in qualche modo a far stampare un album e a metterlo in circolazione.
Grazie a dietnam sono riuscito a ritrovare il flash player che avevo smarrito. Non appena avrò le canzoni che mi servono, da questa pagina sentirete cosa combiniamo con le chitarre da queste parti.

mercoledì, agosto 23, 2006

Ecco,

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questo è il libro che avrei voluto scrivere io:



edizoni VOLAND

Invece l'ha scritto uno psichiatra portoghese.

7 capitoli:

  1. come diventare fobico
  2. come diventare paranoico
  3. come diventare ossessivo-compulsivo
  4. come diventare istrionico
  5. come diventare maniaco-depressivo
  6. come diventare schizofrenico
  7. come non essere un malato di mente

Mica male è?

Dalla prefazione:

"Come il prof. Josè Luis Piu Abreu anche Rosenhan credeva che non siamo in grado di distinguere chiaramente un pazzo da una persona sana e, all'inizio degli anni '70, decise di studiare la questione mediante un discusso esperimento. Introdusse segretamente 8 falsi pazienti in diversi ospedali psichiatrici. Questi falsi pazienti, che non esibivano alcuna anamnesi psichiatrica, si presentavano al colloquio per il ricovero lamentando di sentire voci deboli e basse. A parte questa vaga sintomatologia, per il resto fornivano dati veritieri sulleloro vite. Allo stesso modo, subito dopo il ricovero, tutti i partecipanti smisero di simulare qualunque tipo di sintomo. A sette di loro fu diagnosticata una forma di schizofrenia e all'ottavo una psicosi maniaco-depressiva, ricevendo ciascuno la terapia conforme e restando ricoverati per un periodo variabile tra i 7 e i 52 giorni.

Ancora più curioso è stato uno studio successivo voluto dagli specialisti di un altro ospedale psichiatrico, i quali, venuti a conoscenza dei risultati della precedente ricerca, dubitavano che potesse ripetersi anche all'interno del loro istituto. Per questo motivo chiesero a un'equipe di ricercatori di mandare, nel corso dei 3 mesi successivi, un certo numero di falsi pazienti al loro ospedale. Dei 193 pazienti esaminati, 41 furono riconosciti come falsi pazientida almeno un membro dello staff, 23 furono riconosciti come tali da da almeno uno psichiatra, e 14 lo furono da almeno uno psichiatra e un membro dello staff. Il punto è che nessun falso paziente era statointrodotto dai ricercatori."

L'ho preso in prestito da una amica psicologa, ma dovrebbe essere di facile reperibilità. Uno sguardo alla malattia ed uno agli incredibili errori della pratica psichiatrica.

domenica, agosto 20, 2006

2 cose al volo per entrare in argomenti prossimi venturi.

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Vi ricordo ancora una volta del player messo sopra i links qui sotto. Da quello se volete potete ascoltare le canzoni Temponauts. Presto inserirò un altro player e suonerò canzoni mie e anche vostre, se voltete. Realizzeremo così una web radio.
Ma ne riparleremo non appena avrò recuperato il player.


I concerti sono cose davvero divertenti, sia per chi suona che per il pubblico. Alcuni santi/eroi si divertono addirittura ad organizzarli.
Sarebbe molto più divertente suonare una mezz'ora per volta e comparire qua e là agli angoli delle strade o nei parch(ell)i. Anche di questo ne riparleremo presto. E in realtà speriamo di non riparlarne e basta.

sabato, agosto 19, 2006

So You Want To Be A Rock And Roll Star...

Una band fantastica, una canzone potentissima, un bel video dalla tv svedese, tardi '60...



the Byrds - So You Want To Be A Rock And Roll Star

venerdì, agosto 18, 2006

$ 3.000.000 per il Re.

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"Se avete le prove che Elvis Presley sia ancora vivo potreste aggiudicarvi i 3 milioni di dollari offerti dal sito www.elviswanted.com. L'iniziativa è di Adam Muskiewicz, scrittore, attore e regista Usa, che intende così pubblicizzare un documentario che esplora la leggenda secondo la quale Elvis non è morto il 16 agosto 1977. Se invece siete tra i fan convinti che il 'King' non sia più tra noi allora potrebbe interessarvi l'Elvis detector, che vi avvisa se il suo spirito è nei dintorni."

da repubblica.it

martedì, agosto 15, 2006

E nel frattempo, tanto per non perdere tempo solo per il gusto di perderlo, inserisco 'sto blog in qualche directory qua e là, come http://blog.ai-net.it, technorati e via dicendo...
E a giorni penso di fare un restyling di tutto quanto.
O magari no.

lunedì, agosto 14, 2006

talkin' about weather

Un bell'agosto davvero.
Ieri mattina h 5.43 - 14°
Ieri sera h 22.20 - 16°
Un agosto abbastanza dopobomba. O quantomeno scandinavo.
Meglio così.
Vedo che sono quasi tutti in vacanza...io sto sempre lavorando, diocane. E ho sempre mal di testa. E ho sempre le balle girate.
Allora motown, e non pensiamoci più.

venerdì, agosto 11, 2006

Pourquoi pas moi



Prendiamo la bellissima miss France 99, una canzonetta di una quarantina d'anni fa, qualche bell' abitino vintage-style e una location da favola. Shakeriamo il tutto e rilassiamoci un minuto, và...

mercoledì, agosto 09, 2006

questi spagnoli qui son proprio forti!

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Li ho trovati su music.dowload, questi Zinedines...sono fantastici! e si chiamano così, spiegano sul loro sito, perchè si ripromettono di maneggiare la materia come Zizou maneggia(va) il pallone...
Bè...secondo me ce la stanno facendo. Ecco cosa dicono di loro:

"The lost children of the Byrds have been spotted playing in Majorca as the Zinedines! All the 12-string jangle and heavenly vocal harmonies of McGuinn and company are still intact and have been updated for the 21st century by these wistful young tunesmiths. The Zinedines prove it's never too late to have your own Summer of Love."

Minchia...andateveli a sentire...io ordino subito il loro disco.


p.s.
E se noi da Temponauts diventassimo the Materazzers? la metafora tiene ancora...

When I'm sixty-four...

LONDRA - "Heather Mills McCartney ha ironizzato sul fatto di essere stata chiusa fuori di casa dal marito Paul McCartney, ha detto oggi il suo portavoce mentre la battaglia legale per il di
vorzio dall'ex Beatle sembra farsi sempre più aspra.Ieri la polizia è stata chiamata alla residenza londinese di McCartney dopo che una guardia del corpo della Mills è stata sorpresa ad arrampicarsi sul muro di cinta della villa per cercare di farla entrare . Le serrature dei cancelli, infatti, erano state cambiate. La Mills è arrivata alla residenza insieme alla sua bimba di due anni Beatrice, unica figlia della coppia."Rideva della cosa," ha affermato il portavoce della Mills, contraddicendo i commenti apparsi sui giornali che la descrivevano infuriata per l'accaduto.Il portavoce ha, però, confermato che McCartney ha congelato i conti correnti cointestati con la moglie e le ha spedito una "lettera legale" lamentandosi del fatto che tre bottiglie di detergente siano state prese dalla sua casa nel Sussex per pulire il vicino ufficio della moglie.Il portavoce di McCartney non era disponibile per un commento..."

Una certa caduta di stile.
E bisogna dire che non è andata proprio come si aspettava ironicamente Sir Paul...

"Every summer we can rent a cottage,
In the isle of wight, if it's not too dear
We shall scrimp and save Grandchildren on your knee
Vera chuck & dave"

When I'm sixty-four - the Beatles (1967)

martedì, agosto 08, 2006

BUDAPEST (Reuters) - "Un nuovo ponte in Ungheria potrebbe essere intitolato alla star dei film d'azione di Hollywood, Chuck Norris, a meno che la tendenza emersa in una votazione online organizzata dal ministero dell'Economia non venga invertita.
I voti per il "Ponte Chuck Norris" sono stati 8.725, ovvero l'11% secondo i dati di stamattina, con un lieve vantaggio rispetto all'umorista ungherese
Geza Hofi e tre volte di più del padre della Patria Szent Istvan. Le votazioni sono aperte fino all'8 settembre sul sito www.m0hid.gov.hu, dove la gente ha avanzato più di 500 candidature fra cui Bud Spencer e Bob Marley, assieme a nomi che si riferiscono ai ritardi nei lavori, come il "Ponte Non Succederà Mai".Una commissione governativa valuterà i tre nomi vincenti, assieme ad altre proposte suggerite da enti locali, cartografi, linguisti ed altri esperti . Il ponte sul Danubio, a nord di Budapest, dovrebbe essere inaugurato nel 2008."

Radio Violenza colpisce ancora

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Questo non ve lo potete proprio perdere.
Il primo radiofotoromanzo della storia del rock.
Da non crederci.

sabato, agosto 05, 2006

dunque...

Se vi piace la canzone che state ascoltando (o almeno dovreste stare ascoltando), in fondo alla sidebar c'è un player dal quale ascoltarne altre...e visto che ieri sera abbiamo terminato la voce solista e i cori sono a buon punto, su quel player tra poco ci sarà qualche novità.

...si notino i potenziometri a bacchetta...

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Come alloggiare un effetto compressore, perfettamente funzionante in una scatola da scarpe:



















Visto che roba? Questa è sci-fi!! (cyber punk, peraltro)...
Grazie a
Daniele dell'Elfo Studio per la creatura e per le foto.

venerdì, agosto 04, 2006

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Era davvero un bel numero, Artur Lee.

giovedì, agosto 03, 2006

Ho già provato un paio di volte a mettere una zoom cloud su 'sto blog, precisamente sotto la colonna dei links...e per un paio di volte poi l'ho tolta. La prima volta non mi piacevano i colori, la seconda volta è uscita una cloud dove la parola più frequente era cazzo, seguita al secondo posto da merda.
Così ho scoperto, con una punta di ribrezzo, di essere una persona piuttosto scurrile.
E se mettessi una zoom cloud su Radio Violenza?
Ne verrebbe fuori un campionario proto-adolescenziale da spavento...
Vabè, domani mettiamo on-line il death*-fotoromanzo, poi ci mettiamo anche la parolaccia-parade...

*death perchè su 40 foto ci sono almeno 20 omicidi


...l'homme, la femme... (e non provateci neanche a dire che non è così!)

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mercoledì, agosto 02, 2006

ho appena scoperto...

...cosa vuol dire shoegaze! (grazie tony). E di conseguenza ho scoperto anche di essere un po' shoegazer anch'io. Bello. Adesso devo scoprire per cosa sta "Emo", poi per quest'anno non voglio più imparare nient'altro...

Un'altra foto from the Elfo Studio:



vi ricordate "Friday on my mind"?


Era il cavallo di battaglia degli australiani Easybeats, qui impegnati al Beat Club nel 1968...la canzone è Good Times.
Erano fantastici.

Il Diavolo è nei dettagli.

Non è semplice mettere insieme 12 canzoni, devo dire la verità...ma metterle in fila si sta rivelando più complesso ancora. Ho scritto 4 scalette diverse, nessuna delle quali mi sembra quella buona.
Va a finire che infilo il cd nello stereo, metto un bel random, e come viene viene.
I dettagli mi hanno sempre rotto i coglioni.

E un altro dettaglio non trascurabile è: ma le canzoni delle quali vi parlo da 11 mesi, finiranno mai davvero su disco? Ci sarà davvero un disco d'esordio Temponauts?
Bè, al momento non ne ho la più pallida idea, tanto per essere sinceri.

martedì, agosto 01, 2006

Mod Radio UK è stata per 3 anni al vertice dei miei preset su live365, insieme a R&B gold, Motowm Music Machine, Jangle Radio e un altro di manipolo di web radio del circuito...
Il programma (I) di Henry e Captain Stax passa proprio sulla radio di Irvine (England), e trasmette anche i Temponauts e i Rookies...grazie ancora a Henry, davvero.

Captain frustration entra tra i most popular nella sez. Power Pop di music.download per la prima volta, al numero 6...e mentre Down Bums è nella sez. Jangle Pop al num.4, men of dangerous maybe è sempre al num 1 nella sez. paisley underground. Ah, e Not in the morning viaggia tra 6 e 8 nella sez. garage rock.
Ora, ma che cazzo vorrà dire most popoular , se per num. di download facciamo ridere? (per intenderci, al vertice di 'ste classifiche ci sono White stripe,Youth Group e Interpol...)

Quasi quasi gli scrivo e sento cosa dicono.
Anzi, no, va bene lo stesso.

...sugar pie honey bunch...


Sylvie Vartan - Garde moi dans ta poche
ovvero la trasposizione francese di I can't help myself. Ovvero una figata senza precedenti (e pochissimi eredi).

elfo studio

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elfostudio.com