martedì, gennaio 31, 2006

A proposito di temponauti, ho appena finito di leggere "Il viaggiatore imprudente" di Renè Barjavel, 1943:
"Gli esilaranti viaggi nel tempo di un inventore che vuole cambiare il corso della storia";
"Un classico della fantascienza. Un autore godibilissimo, da scoprire. Tra Queneau e Wells" (!!! n.d.r.)
Notevole, se per caso vi capita tra le mani, leggetelo. E' imbottito di quelle asinerie dettagliate che mandano in visibilio la curva degli aficionados dei "loop spazio-tempo", ma conserva un certo pudore retrò alla Poe/Lovecraft - vedere il "Rapporto di Pierre Saint Menoux a Noel Essailon sul viaggio nell'anno Centomila", a centro-libro.
La vicenda inizia nel1942, passa per il 1800, approda alll'"anno centomila" e non terminerà con la fine del libro. Anzi, probabilmente non terminerà mai. Ecco fatto.
Strano che sia il titolo che l'autore mi siano sempre sfuggiti...in ogni caso l'ho trovato al supermercato Sigma di Borgonovo, sullo scaffale tra le pile e le forbicine per tagliare i peli del naso. Il famigerato scaffale dove di solito sono esposti super-titoloni quali "Il padrone del desiderio", "Incendio doloso in Central Station", un po' di Ken Follet, un po' di Wilbur Smith oltre alle farneticazioni della serie "la storia d'Italia alla cazzo di cane" del solito Vespa. Lui si che è è il re della speculative science fiction all'italiana.

Come annunciato anche "the down bums" è su music.download.com...

lunedì, gennaio 30, 2006

nell'attesa che anche la nostra "down bums" sia scaricabile da music.download, men of dangerous maybe si piazza al numero 3, per download/settimana scorsa nella playlist del sito, sezione Garage rock revival...devo riuscire però a mandargli un'immagine, cosa che fin'ora non sono riuscito a fare...cazzo...

venerdì, gennaio 27, 2006

Alzo le tapparelle e vedo:
no, ma dico vi sembra possibile?
Questa è la Val Tidone, mica la Val Badia né la Valtellina…
Che il revival degli ’80 si sia spinto fino ad una riedizione del temibile inverno di 20 anni fa?
Bho…sistemerò un po’ i
Tempo-testi, dopodiché invierò a music.download “the down bums” – attualmente la mia canzone preferita.
On the air:
let him run wild the beach boys (Summer Days,1965)

giovedì, gennaio 26, 2006

Anche "the down bums" sarà presto auscultabile da questo blog.

martedì, gennaio 24, 2006

Temponauts su music.dowload.com

Fate un salto qui. potete ascoltarvi in streaming o scaricare l'mp3 di "men of dangerous maybe". Mi raccomando.

lunedì, gennaio 23, 2006

Anche se il tempo è sempre meno, le sale prova son sempre più occupate e la sfiga non fa sconti, abbiamo la track list di quella che sarà la prima uscita Temponauts sulla lunga distanza:

  • Atomic fire sister
  • F**k you everyone
  • (she's an) Animal
  • Toxic & lazy
  • Operation: Coroner
  • The return of Josey Wales
  • Down Bums
  • Captain Frustration
  • Not in the morning
  • Men of dangerous maybe

più un altro paio di numeri da inserire eventualmente qua e là. o magari anche tra le 10 sopra. Bho, vedremo...

Agli intimi dei Tempo-scientists, i few-ones che hanno sentito i pezzi mentre prendevano forma, le canzoni nuove son piaciute assai. Han detto: "Cazzo!" Anche a noi viene da dire così, ma ci asteniamo, così siamo più cool.

mercoledì, gennaio 18, 2006

post about Temponauts su: Hotel Arcobaleno e su pop art X. davvero belli, grazie a Michel e Gian.

lunedì, gennaio 16, 2006



Ed eccolo, finalmente. Bob, il Tempo-Scientist#05.

(qui lo vediamo ritratto pochi minuti dopo aver fatto la prima comunione)

domenica, gennaio 15, 2006

Aspettando una foto del misterioso Bob*, possibilmente stavolta comprendente anche la testa, sto arrangiando un nuovo brano che s'intitolerà "Operation: Coroner". E inizio a prefigurare la tabella di marcia, a tappe come sempre forzate, che ci porterà al cospetto del Calle dove trasformeremo in sballomusica una montagna di casini alta così. Wow.

*Ma non si chiamava Bob anche il violentatore mascherato di "Twin Peaks"?

mercoledì, gennaio 11, 2006

Se vi è capitato di ascoltare “captain frustration”, (è linkata anche 2 post fa) e l’avete trovata divertente fate un salto qui e votatela (demo/radio rai). Grazie.
Ieri sera ho fatto la foto a
Bob, il nostro nuovo chitarrista. Mi ha anche chiesto: “Com’è, è venuta bene?"

“Si, si, figa…”
Stamattina ci guardo e mi accorgo che non gli ho preso dentro la testa.

Sabato ci riprovo. Intanto, scusa Bob...

Da almeno 3 anni ho in mente di fare una versione chitarristica di "trains & boats & panes" (Bacharach-David 1965). Intanto i Fountains of Wayne invece di pensarlo l'hanno anche fatto e l'hanno messa su un album. Non l'ho ancora ascoltata, ma conoscendo il talento dei tipi in questione sarà senz'altro bellissima. Ciò non esclude che noi la riprenderemo ugualmente, insieme a versioni quantomeno da spostati di "Dancin' in the streets" di Marvin Gaye e "How strong my love is" di Otis Redding. Che roba, siamo proprio gente senza pudore...

venerdì, gennaio 06, 2006

in campana...

Tra la fine dei '50 e l'inizio dei '60 la popolarità delle riviste di volgarizzazione scientifica e dei test di personalità-quali il Wordsworth Personal Data Sheet o il Minnesota Multiphasic (il famigerato psico-test della visita militare)- raggiungevano negli Stati Uniti dimensioni da fenomeno di massa.
In una di queste riviste
Phil Dick aveva trovato il resoconto del seguente esperimento:
"Si tracciano sulla lavagna due linee, una, A, nettamente più lunga dell'altra, B.
















Poi si mostra la lavagna a un gruppo di 5 persone alle quali si chiede di dire quale sia più lunga, A o B. Dopo che tutti si sono sganasciati dalle risa davanti ad un test così incredibilmente facile, ciascuno risponde. Quattro componenti del gruppo, complici dello sperimentatore, affermano conto ogni evidenza che B è più lunga di A. Il quinto, che è in realtà l'unico soggetto dell'esperimento, finisce immancabilmente, a prezzo di grave smarrimento psichico, per respingere la testimonianza dei suoi sensi e aderire all'opinione generale.
E' questo genere di esperimenti che i regimi totalitari hanno condotto su vasta scala. Hanno sviluppato la facoltà di mostrare una sedia alle pesone facendo dire loro che si tratta di un tavolo. Anzi: facendoglielo credere."
Da: Io sono vivo e voi siete morti, Emmanuel Carrère, 1992 ed. THEORIA.